Ho un ricordo da piccina.
Correvo tra gli alberi in giardino con i due cagnoni.
Era in arrivo un temporale; il cielo, colmo di nuvole gonfie gorgogliava, il vento soffiava tra gli aghi di pino.
Io correvo libera e felice, avrò avuto si e no, cinque anni.
E la Lella, mia madre, chiamava: “Entra che sta arrivando il temporale!”
Io facevo finta di non sentire…
Il vivere a contatto con la natura in modo profondo e sentito è sempre stato insito in me.
Mio padre, da lui mi arriva questo “vivere a contatto con la natura quotidiano ed ancestrale ed il tempo lento”. Le super gite estive che ci propinava come super avventure erano passeggiate sul Lambro e non ricordo se una volta io o Mari avevamo rotto una ciabatta… Si perchè all’epoca al fiume si poteva andare in ciabatte.
E le camminate sotto la prima neve.
Alle scuole superiori, Rousseau è stato il mio primo amore: “la natura come sfondo articolato e unico del mondo, ed anche il principio della nostra esistenza e relazione con l’altro”.
Un amore di quelli un tantino travagliati, come gli amori adolescenziali, del resto. Ma qui si aprirebbero altri temi ed altri post.
Un balzo ad oggi.
Lavoro come pedagogista con i genitori, le donne, i bambini riportando tutto al concreto pedagogico delle leggi naturali che ci attorniano, come maestre. La natura che ha tantissimo da insegnare, in modo silenzioso, con un esempio pacato e costante.
Ci toglie dall’ego, tanto di moda negli ultimi periodi.
Ci fa sentire piccini ma ingranaggio importantissimo di un tutto.
I cicli lunari, il Kairòs, i cicli di vita degli archetipi femminili e i quattro elementi della natura riportano sempre all’educazione che è in natura ma spesso non vediamo.
Lavorare con gli elementi della natura è istintivo per i bambini, che hanno necessità di portare sassi in tasca (elemento terra), impulso di saltare nelle pozzanghere (elemento acqua), giocosità di parlare al vento con l’eco (elemento aria) e quella magia di incantarsi davanti al falò (elemento fuoco).
Noi adulti perdiamo un po’ queste capacità e competenze personali.
Il percorso di crescita personale di sapere elementale sui quattro elementi della natura riporta lì: a saper stare ed utilizzare gli elementi della natura concretamente e attivarli in azioni trasformative per noi stessi: plasmano il modo di pensare, ci aiutano nelle scelte, ci supportano nelle emozioni ed attivano la nostra percezione di sé.
Questa primavera la dedicherò a questo, con un super percorso di crescita personale di gruppo che ti racconto nella prossima newsletter!
È grave voler essere uguali, perché questo significa forzare la natura, significa andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo, non ha creato una sola foglia identica a un’altra.
Paulo Coelho, Veronika decide di morire, 1998